lunedì 5 agosto 2013

E' tornata

E' tornata, finalmente è tornata! La follia mi mancava come l'aria e l'acqua e il sole e il vento! La follia lucida e rossa di fuoco! Quella vita che ora assorbo come una spugna riarsa e dura! Ed ecco il cervello e il cuore liberarsi in volo, sciogliere le catene come ferro in una fornace! Più nessun pensiero, solo azione, solo azione! Mi riaccosto alla fucina dove, io nato prima di Cristo, ho forgiato i chiodi che lo hanno reso dio! E li raccolgo i rottami di ferro e le vecchie daghe spuntate dei legionari che in fretta hanno abbandonato la mia terra, chi fuggendo chi trasportato, senza più arti, da compagni pietosi! Ho raccolto in otri capienti il sangue dei cadaveri, lo bollirò e mescolerò con acqua e aceto per temprare le mie prossime armi, il mio acciaio indistruttibile come facevo quando ero mio padre! Ed ora al lavoro, lance, spade, punte di frecce, asce, manca di tutto; nuovi invasori si affacciano ai confini del mio mondo, con nuove armi, con nuove macchine da guerra. Devo essere pronto, pronto e folle; devo nutrirmi di nuovo di sangue e di carne! Sono finiti i tempi del vino e del miele e dell'ambrosia, della pace e dell'amore e della poesia. E' finito il suono dei cembali e dei dolci flauti; ritornano i tamburi e i corni a riecheggiare per la valle, il clangore delle armature e delle lance battute a ritmo sugli scudi! Li vedo già a mille e mille e mille miglia distanti, fanno più rumore di un bordello itinerante preceduto dalle risa delle puttane e dai richiami dei lenoni! Ma io sono già pronto, e corro e volo nel vento; non vedranno neanche i confini, l'ultima cosa che vedranno e sentiranno sarà il mio acciaio che si farà strada tra le loro carni! E' tornata, finalmente è tornata! La follia, il mio estro, la mia vita!

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